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ASPETTANDO IL PROSSIMO CONSIGLIO FEDERALE (5 MARZO ?)

CORRIERE ADRIATICOLa ventata d'ottimismo che si è tornata a respirare da ieri in seno all'Eccellenza, nell'ottica di una ripartenza dopo quattro mesi di stop, dovrà trovare necessariamente la sua consacrazione nel prossimo Consiglio federale fissato per i primi di marzo. Per il momento, in attesa di passi futuri, la rilevanza nazionale del massimo torneo regionale concessa dal Coni su richiesta della Figc mercoledì sera rappresenta solo il secondo step completato dopo quello
 precedente legato alla volontà di percorrere l'iter della ripresa espressa dalla Lega nazionale dilettanti il 5 febbraio. Con Maria Rita Acciardi, consigliere federale in quota Lnd per l'Area Sud, si è parlato delle prossime tappe da raggiungere ponendo un'attenzione più che massimale proprio all'imminente Consiglio della Figc.
Dottoressa Acciardi, intanto si hanno notizie sulla data del Consiglio?
«Mercoledì si faceva riferimento a lunedì prossimo ma le ultime indiscrezioni che abbiamo portano al 5 marzo. Aspettiamo la convocazione ufficiale».
Possiamo dire che questa scadenza in ottica ripartenza sarà una vera e propria finale? 
«Credo proprio di sì. Come Lnd abbiamo compiuto tutti i passi previsti inviando alla Figc la relazione del nostro Direttivo dove è emersa la volontà di ripresa. Dal nostro punto di vista non è pensabile chiudere bottega per l'Eccellenza. L'interesse nazionale è arrivato da parte del Coni ora auspichiamo che la Federazione compia passi avanti nelle altre direzioni programmate».
Che sarebbero?
«Il protocollo sanitario con le risorse da destinare ai club, che noi stessi abbiamo richiesto con fermezza, ma anche la risposta ai quesiti posti dalla Lnd circa il blocco delle retrocessioni o la possibilità di non partecipare al campionato senza perdere la categoria in presenza di particolari problemi economici».
Se tutto andrà secondo piani teoricamente dal 8 marzo potranno riprendere gli allenamenti tradizionali?
«Sì, in quanto le squadre che militano in categorie d'interesse nazionale non rientrano al momento nelle restrizioni del Dpcm».
Vi aspettate che la Figc si presenti in Consiglio con il protocollo sanitario e le relative risorse?
«Mi sembra chiaro. Lo abbiamo esposto dal 8 febbraio ed è necessario compiere tale passaggio in questa determinata occasione».
Perché avete chiesto il blocco delle retrocessioni o la possibilità di non prender parte ai tornei senza perdere la categoria in presenza di problematiche economiche?
«Perché nel Direttivo ci siamo trovati a contemperare diverse esigenze. Abbiamo riscontrato in alcuni Comitati la non unanimità a voler tornare in campo, soprattutto in quelli del Nord, ma allo stesso tempo riteniamo che questa volontà non debba cozzare con quella di chi vuole riprendere che rappresenta la maggioranza. Diciamo che ai mali estremi di questo contesto andrebbero adottati estremi rimedi come quelli che abbiamo proposto».
Una volta che il Consiglio federale avrà fatto il suo dovere toccherà di nuovo alla Lnd...
«Convocare il Direttivo Lnd in tempi brevi per impartire le linee guida non sarà un problema per il presidente Cosimo Sibilia. Abbiamo dimostrato di essere sul pezzo».
E poi, in ultimo, palla ai Comitati regionali per stabilire format e date. E' corretto?
«Assolutamente. Ai Comitati sarà demandato il compito di stabilire la modalità di svolgimento, le date, i playoff e gli eventuali playout. Noi cercheremo di limitarci a fornire una data orientativa di chiusura della stagione in cui dovranno essere comunicate le vincitrici».
Nella speranza che non ci siano intoppi, quale sarebbe un cronoprogramma auspicabile?
«Tendendo sempre a mettere il condizionale perché la tappe previste vanno completate tutte correttamente, diciamo che l'auspicio resta quello di riprendere l'8 marzo gli allenamenti con un protocollo sanitario e dei contributi alle società. Nel giro di poco, ipoteticamente nei successivi dieci giorni, stabilire il format e tra fine marzo ed inizio aprile fissare la ripresa dell'Eccellenza. Viviamo in un clima difficile ma la volontà di riprendere c'è ed è stata manifestata. Dobbiamo andare in questa direzione». 
Peppe Gallozzi 
Corriere Adriatico