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Anconitana Non si nasconde il capitano Vito Falconieri .

VITO FALCONIERI«Stiamo vivendo un piccolo periodo positivo ma guai a rilassarci. Non dobbiamo dimenticare gli errori commessi nelle prime due giornate e farne tesoro per il futuro. Personalmente mi dispiace molto per la sosta forzata di domenica (il match tra Sangiustese e Anconitana è stato ufficialmente rinviato a data da destinarsi) perché mentalmente stavamo benissimo». Non si nasconde il capitano Vito Falconieri che racconta il momento dell'Anconitana relazionandolo con un episodio determinante: «La sconfitta di Marina alla prima giornata è stata fondamentale. L'1-0 delle Fornaci ci ha dato uno schiaffo talmente forte da farci capire tante cose, in primis che non si possono approcciare le partite senza pensare di dare il massimo in mezzo al campo.

Questo sarà un campionato difficile, non ingannino i risultati come il 6-0 di domenica scorsa dove comunque siamo stati bravi noi a mettere in discesa la gara». Con lo stop ratificato dalla Figc Marche, a causa delle quarantene dei giocatori della Sangiustese, l'appuntamento per i dorici è direttamente quello del 25 ottobre al Del Conero con il Valdichienti Ponte.
Un attacco da scoprire
Proprio il Valdichienti Ponte, nella prima sfida di Coppa Italia vinta 2-4, ha restituito all'Anconitana alcune consapevolezze che stavano scricchiolando dopo l'inizio stentato con Marina e Vigor Senigallia. Su tutte la prolificità, per il momento, del reparto offensivo: «Se noi attaccanti stiamo andando forte è merito di chi ci mette in condizione di far gol – spiega Falconieri – Questa è una squadra che prova sempre a giocare a calcio. Palla a terra possiamo mettere in difficoltà chiunque e da quel che si è visto non sono in tanti ad avere la nostra qualità in avanti». Anche per questo motivo, paradossalmente, il rinvio con la Sangiustese potrebbe essere utile all'Anconitana per perfezionare ancor di più i meccanismi di una squadra che si è formata solo progressivamente: «Io avrei preferito giocare, eravamo sulla buona strada. E' normale che così avremo più tempo per prepararci al meglio per il resto degli impegni suddivisi tra campionato e Coppa Italia». E magari recuperare con più calma qualche infortunato, visto che l'infermeria dorica è abbastanza affollata in questi giorni.
Gerarchie ben precise
In occasione del penalty di domenica scorsa del 4-0, conquistato da Marabese e realizzato dallo stesso Falconieri, è emersa una gerarchia chiara. L'ex attaccante di Catania, Reggiana e Crotone è l'attuale rigorista dell'Anconitana: «Sono io il rigorista ma perché lo ha deciso mister Lelli. Prima di ogni partita ci vengono date delle disposizioni tra cui chi calcia le punizioni, chi i rigori, chi va in barriera e via dicendo. Non è una decisione mia. Ne abbiamo anche calciato uno a testa con Tito Marabese nelle amichevoli senza problemi». Infine, sulle triplette fondamentali per vincere le classifiche marcatori la risposta non lascia spazio a interpretazioni: «E' vero ma non mi interessa. Quello che conta è solo il bene dell'Anconitana».
Peppe Gallozzi