Ascolta Radio Tua Live

Anconitana, per il presidente di Estra Prometeo, Marco Gnocchini" Non dobbiamo perdere altro tempo"

USA«Non dobbiamo perdere altro tempo». Il presidente di Estra Prometeo, Marco Gnocchini, è sicuro che questo sia il momento giusto per stringere nuove alleanze. Collaborazioni utili, importanti, per rinforzare ulteriormente la società biancorossa nel lungo cammino di rinascita. Quello che porta diritto verso il professionismo che Ancona sportiva ha abbandonato ormai due anni fa dopo gestioni societarie scellerate. «Come dice anche il sempre saggio Paolo Giampaoli, ci sono forze economiche importanti nel territorio provinciale che potrebbero essere interessate a investire in una società di calcio sana di un capoluogo di regione e con un passato glorioso - ha affermato Gnocchini -. Ci sono imprenditori molto solidi che hanno relazioni nazionali e internazionali. Insomma, bisogna darsi da fare. Oggi, stringersi attorno all'Anconitana non è più difficile come in passato». In questi due anni di gestione-Marconi, va detto che i partner non sono mancati. Anzi, in tanti hanno bussato addirittura alla porta proponendosi. Un particolare, proprio come sottolineava Gnocchini, che conferma come l'aria sia cambiata. «I collaboratori del patron hanno lavorato e stanno operando silenziosamente. Un atteggiamento per rilanciare l'immagine di un club troppe volte calpestato. Le persone che sono state scelte per allacciare contatti hanno un profilo pulito. Questo è piaciuto all'imprenditoria e anche alle istituzioni che, compatibilmente ai regolamenti, non hanno mai mancato di mostrare appoggio all'Anconitana». 
Il settore giovanile
Tra le varie novità degli ultimi due anni, un canale preferenziale ce lo hanno avuto le giovanili. E' un obiettivo preciso della società che però non si è limitata solamente a fare chiacchiere. Ha dimostrato con i fatti quello che altri non erano riusciti a fare con la stessa continuità e dedizione. «Entrare nelle scuole significa andare nella direzione giusta - ha rimarcato Gnocchini -, anche perché poi ci siamo accorti di quanti giovani hanno affollato la tribuna del Del Conero. Segnali di entusiasmo che avevamo dimenticato che, tra le altre cose si è notato benissimo in occasione della partita con il Valdichienti. Nel momento in cui, ho consegnato una targa premio a Marconi, ho sentito molti applausi verso il presidente. L'ho visto parecchio emozionato in quei momenti. Ha percepito affetto. Tornando ai programmi: con il rifacimento del Dorico, l'apertura della scuola calcio e tante altre situazioni in cantiere, si avverte proprio il desiderio di fare cose concrete. Questioni essenziali che, sono sicuro, non passeranno inosservate all'intero panorama. Se poi anche la prossima squadra, che sono sicuro, sarà fortissima, il progetto decollerà ulteriormente. Perché i risultati acquisiti sul campo, aiutano. Il mister? No, non m'interessa chi ci sia al timone, non entro nel contesto tecnico che è terreno per costruire facili polemiche». 
Manovre in corso
Ora cos'altro fare per bruciare le tappe? Il messaggio di Gnocchini è sempre rivolto alla classe imprenditoriale: «Si deve agire da subito per dare a Marconi quel sostegno indispensabile per realizzare, nel tempo speriamo più breve possibile, quel salto nel professionismo ha terminato -. Consapevoli che questa è forse l'ultima opportunità per Ancona di rivedere il calcio che conta. Dobbiamo tutti lavorare in questa direzione. È quello che sto facendo io». 
Paolo Papili  
Corriere Adriatico