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ANCONITANA ...SGUARDO ATTENTO AGLI SVINCOLATI.

CORRIERE ADRIATICOANCONITANA.. Raffaele Cappelletti (’98) sì, Seye Mame Serigne (’86) nì. Le indiscrezioni riportate dal nostro giornale nell’edizione di ieri hanno trovato riscontro. Il primo, difensore centrale nato a Lucera, ieri ha raggiunto il capoluogo per mettersi subito a disposizione del tecnico Francesco Nocera, ma senza la documentazione medica attestante l’idoneità fisica.

Raggiungerà di nuovo Ancona prima di Capodanno e solo dopo alcuni test la società deciderà di tesserarlo o meno. Per lo svincolato, che già conosce le Marche per aver militato con la Recanatese (stagione ’17-’18), le sensazioni sono positive. Invece, per il senegalese, l’accordo non sembra dietro l’angolo. Ieri pomeriggio le parti si sono sentite telefonicamente, però al momento l’operazione non sembra possa chiudersi rapidamente. Ma non è finita: il club dorico ha messo nel mirino anche un’attaccante. Si tratta di Antonio Lombardi (’95), che ha terminato il suo percorso con il Montorio ’88 (Eccellenza abruzzese). Anche lui libero contrattualmente, ha fatto capolino in città ieri per sostenere il primo allenamento, soltanto che, proprio come Cappelletti non aveva dietro la certificazione sanitaria. Tornerà il giorno di Santo Stefano per convincere lo staff tecnico a puntare su di lui. Lombardi nasce come punta sinistra, ma all’occorrenza può giocare al centro e anche a destra. Cresciuto nel vivaio del Lecce, ha sempre disputato campionati di Serie D e Eccellenza, totalizzando 93 presenze e 36 reti. Sembrava che l’Anconitana non dovesse intervenire durante la finestra invernale, o meglio: la decisione era quella di ingaggiare, dopo la partenza dell’over Proesmans e del baby Falanga, soltanto una pattuglia di giovani promettenti. Che in effetti sono poi arrivati (Tomassini, Ghanam, Scalella, Tacconi, Rossi, Rossini, Mancia e Manzotti, spalmati tra prima squadra e Juniores). Evidentemente le ultime prestazioni della squadra, nonostante le vittorie, non sono piaciute all’entourage che ha deciso di guardarsi intorno.

Paolo PAPILI
Corriere Adriatico