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CAOS IN LEGA PRO, LA CARRARESE AD UN PASSO DAL FALLIMENTO.

CARRARESECarrarese nel baratro a un passo dal fallimento
CARRARA. La Carrarese Calcio 1908 è ad un passo dal fallimento. Ormai manca davvero poco alla morte della società di piazza Vittorio Veneto visto che ieri non è avvenuta la ricapitalizzazione richiesta dal liquidatore Emanuele Giorgi. Il 4 febbraio verrà depositata l'istanza di fallimento presso il tribunale di Massa e da lì inizierà l'iter che porterà al fallimento definitivo della Carrarese. In teoria esisterebbe ancora la possibilità di un accordo fra i due soci, ma è quasi inutile ormai sperarci. A darci un quadro della situazione sono Sergio Menchini, l'avvocato di Raffaele Tartaglia, e Lucio Boggi, presidente del Collegio Sindacale della Carrarese.

Il legale Menchini conferma la criticità del momento: «Giorgi dovrà andare a parlare col dottor Fabrizzi, il giudice delegato. Purtroppo è andata male, perché mi pare non ci sia la possibilità di trovare una sintesi, al di là dei torti e delle ragioni. L'enorme rammarico è che la Carrarese è una società che non è mai fallita nella sua importante storia».
Voi soci non avrete più voce in capitolo neanche in caso di una nuova società ad hoc, che possa portare avanti un fallimento pilotato? «No. A questo punto saranno gli organi della procedura a gestire la cessione o l'affitto dell'azienda Carrarese Calcio. Organi che verranno nominati dal tribunale. Se venisse dichiarato il fallimento, il curatore fallimentare non sarebbe certamente il liquidatore Giorgi, in base ad una norma recente, ma un altro professionista». Esistono ancora margini di manovra fra i due soci per trovare un accordo? «Può darsi che qualcuno possa cambiare idea di fronte al baratro del fallimento. Quando viene fatta domanda di fallimento c'è un periodo temporale che intercorre e vediamo se succede il miracolo. Con un accordo in mano si potrebbe ancora rinunciare alla domanda e tornare in bonis. C'è ancora speranza, ma è molto flebile». A Lucio Boggi chiediamo quali saranno i tempi tecnici che richiederà la procedura: «Domani (oggi per chi legge ndc) si parlerà col giudice e giovedì mattina si depositerà l'istanza di fallimento. Non essendoci stata la ricapitalizzazione, non c'è alternativa. I tempi tecnici saranno strettissimi. Parliamo di sei giorni al massimo». Poi il fallimento verrà ufficializzato? «Nel momento in cui c'è l'istanza, siamo in fallimento. Non c'è altro da aggiungere, se non che ognuno si assumerà le sue responsabilità». Con Boggi parliamo dei possibili sviluppi. Si era sempre parlato quasi con certezza di un fallimento pilotato tramite una società di scopo, ma anche su questo fronte il presidente del Collegio Sindacale delinea scenari incerti, ancora tutti da definire. «Se si andrà verso un fallimento controllato? Diventa tutto più complicato, perché chiunque venga ha interesse che rimanga Buffon e allo stato attuale questa situazione è più complicata. Per finire la stagione servirà un milione di euro».
E' vero che tutti i giocatori si svincoleranno e poi verranno messi nuovamente sotto contratto? «Vedremo. Se rimangono i contributi federali si può ipotizzare anche di finire la stagione, altrimenti si ripartirà da categorie inferiori». Adesso esiste anche il rischio di non completare la stagione? «Per forza». Ma non c'erano i fondi per andare avanti? «C'erano. Il concetto è che ci deve essere il là per fare una società di scopo, ma, con la situazione che si è creata, è
difficile trovare qualcuno che ci voglia stare». Una società di scopo con zero debiti non dovrebbe essere appetibile per investitori? «Ma servirebbe un milione di euro per arrivare in fondo alla stagione. E' inutile parlare di queste cose per il momento. La Carrarese è fallita, poi vedremo».
fonte Il Tirreno edizione Massa-Carrara