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RIPARTENZA CAMPIONATO ECCELLENZA MARCHE,IL FORMAT NON C'E' SI ATTENDE IL PRONUNCIAMENTO DELLE SOCIETA'

PEPPE GALLOZZIPresidente Panichi, come giudica quest'attesa per l'ultimo sì affidato al presidente federale Gabriele Gravina? 
«L'ansia viene generata da tanti fattori, in primis dall'esposizione mediatica sui social a cui siamo soggetti. La strada per la ripartenza dell'Eccellenza è stata intrapresa ora bisogna aspettare solamente l'ok di Gravina, che è stato investito dell'apposita delega, alle proposte di format che sono pervenute al termine del Direttivo della Lnd di mercoledì scorso». 
A proposito di questo, le Marche cosa hanno proposto ? 
«Io ho ribadito che il format definitivo non c'era. Ci sarà quando avremo i responsi definitivi dalle società. In base a quante saranno, diciotto, o sedici, o dodici o dieci elaboreremo in Consiglio il modello più idoneo. Al presidente Cosimo Sibilia, a Roma, abbiamo presentato un'indicazione orientativa frutto di una serie di telefonate». 
Altri Comitati, tuttavia, hanno presentato un modello preciso. 
«Non entro nel merito di ciò che hanno fatto gli altri. Siamo usciti dalla riunione tutti nella stessa posizione, qualcuno addirittura continuava ad insistere sulle retrocessioni che sono state tassativamente bloccate». 
Quanto dovremo aspettare questo agognato ultimo passo ? 
«Ritengo non molto. Tutti abbiamo chiesto assoluta celerità, votando espressamente, per consentirci di fare i prossimi passi nel più breve tempo possibile. La conferma è arrivata dal fatto che la Lnd, già mercoledì sera, aveva trasmesso tutti gli atti alla segreteria della Figc». 
Molte società si lamentano della poca chiarezza sul tema protocollo sanitario...
«Il protocollo che sarà adottato è quello della Serie D ed è tranquillamente consultabile sui siti internet di Figc, Lnd e CR Marche con tutte le informazioni. Allo stesso modo si possono trovare anche gli estremi della convenzione siglata dalla Lnd con l'ente Federlab per la somministrazione dei tamponi rapidi a 9,50 euro ciascuno e, in questo caso, viene anche fatta salva comunque la possibilità di stipulare proprie convenzioni che siano coerenti con i parametri riportati nel protocollo». 
A tal proposito sui ristori da destinare alle società cosa può dirci ?
«Sarà materia derivante dal decreto-Sostegno (in approvazione a giorni da parte delle Camere, ndr) ma le istituzioni sportive nazionale hanno già fatto ampiamente capire di voler andare incontro alle società».
Torniamo al format, ha già in mente qualche possibilità ? 
«Il numero delle squadre sarà determinante per capire se andare avanti con quello tradizionale o ridefinirlo. Alle squadre dovremo sottoporre anche i provvedimenti per chi deciderà di rinunciare e cioè l'impossibilità di beneficiare del ripescaggio per due stagioni e il trattenimento della tassa d'iscrizione». 
Vi siete dati delle scadenze in seno al Consiglio regionale ?
«Aspettiamo le disposizioni di Gravina poi, attraverso un prestampato della Lnd, gireremo la domanda di partecipazione definitiva alle società che dovranno rispondere per iscritto attraverso pec. Non appena avremo ricevuto tutto, ci riuniremo immediatamente e metteremo nero su bianco format, programma e calendario». 
Che si prosegua dalla sesta in calendario o che si ricominci da zero, in virtù di diverse rinunce, resteranno confermati i playoff allargati anche alla prima classificata ? 
«L'orientamento del Consiglio è questo. Inoltre, specifico, che la stagione dovrà chiudersi tassativamente entro il 30 giugno». 
Sulla ripresa degli allenamenti collettivi cosa si sente di dire alle società ? 
«Nella comunicazione federale che attendiamo ci sarà anche l'aspetto degli allenamenti. Ci aspettiamo il via libera immediato con la ratifica dell'interesse nazionale già condiviso dal Coni in quanto le nostre squadre hanno necessità di rimettersi in moto per essere pronte dopo Pasqua a tornare in campo». 
Cosa si sente di dire ai presidenti in questa fase d'attesa ? 
«Non sono solito esprimere opinioni personali o commentare le cose che vengono dette o scritte da chicchessia. Dobbiamo fare riferimento alle disposizioni e ai comunicati ufficiali senza alimentare voci senza fondamento». 
Peppe Gallozzi 
Corriere Adriatico