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ANCONITANA, A RADIO TUA IL PRESIDENTE MARCONI INFIAMMA IL POPOLO BIANCOROSSO

STEFANO MARCONI«Sono motivato e credo molto in quello che faccio. Non posso sbilanciarmi ma deve trapelare un moderato e concreto ottimismo intorno alla nostra Anconitana, per la Serie D stiamo facendo passi in avanti importanti». Alimenta le speranze dei tifosi il presidente Stefano Marconi. Nel suo intervento del lunedì a Radio Tua, nel corso di Puntobiancorosso, il patron ha lasciato intuire notizie positive in ottica Serie D e non solo: «Aspettiamo intanto di capire i criteri per i ripescaggi o rimpiazzi,

chiamateli come volete. Nessuno ad esempio parla più di settore giovanile, i parametri saranno diversi. Saranno valutati i club che meritano rispetto e considerazione ma non voglio dire di più. Avrei potuto cedere alle lusinghe di altre città, invece ho scelto Ancona. Questa è la mia città e qui voglio far bene e lasciare un segno. Dobbiamo avere fiducia, i tempi degli illusionisti sono finiti. C’è anche la possibilità di una riforma dei campionati, vedremo...». 

Il domani societario
 La dirigenza dell’Anconitana si arricchirà di un nuovo importante tassello. Questo ormai è certo. Il desiderio numero uno del presidente Marconi è sempre Ermanno Pieroni: «Le cose non sono cambiate,Ermanno è un tesserato dell’Arezzo e ci siamo sentiti solo per un pour parler. Ora aspettiamo. Non vedo nessun problema sull’eventuale compatibilità, credo che potremmo costituire una coppia molto ben assortita. Voglio chiarire una cosa: la proprietà resterà sempre quella della famiglia Marconi. Non c’è nessun progetto di disimpegno, anzi». Nello specifico: «Il calcio dovrà diventare una delle mie aziende, ho bisogno di persone come Pieroni con grandi competenze trasversali. Persone che conoscono i regolamenti, bravi nelle relazioni e che sanno valutare entrate,uscite e prestiti. Se andassimo avanti con le nostre forze resteremo sempre in balia di procuratori in cerca di sopravvivenza. Se con Pieroni ci sono altri aspetti da chiarire, che esulano dalle mie competenze, e che riguardano la sua precedente avventura in biancorosso, penso che possano essere chiariti».
 Il nuovo Dorico 
Vicino all’approdo anche il nuovo Dorico. Nel mese di giugno sarà pubblicato il bando di gestione, come confermato dall’assessore comunale allo sport Andrea Guidotti, mentre l’impianto potrà essere pronto già nei primi giorni di settembre. Marconi inquadra così l’eventuale futuro dell’Anconitana nel cuore pulsante della città: «Quello del Dorico è sempre stato un tassello molto importante, non c’è mai stata in questa città una cittadella del calcio vera e propria». Tanta la volontà di riuscire del massimo dirigente biancorosso, consapevole anche che nei palazzi del calcio il nome dell’Anconitana è correlato da buone relazioni: «Nel mio piccolo i campionati li ho vinti. Ripeto, Ancona l’ho scelta io e se riusciremo anche nell’obiettivo Dorico qualcosa vorrà dire». 
I passi futuri
 L’Anconitana punta alla serie D restando in allerta in caso di riforma del sistema calcio. Un restyling dei campionati, spesso vociferato, potrebbe aprire scenari imprevedibili: «Porteremo a casa i nostri obiettivi con costanza e determinazione. Io la Serie D la voglio fare solo un anno perché è un buco nero. Dovremo uscire subito dal pantano e per fare questo servono una società ben strutturata e una squadra molto forte». Una società che permetta a Stefano Marconi, come dichiarato in conclusione, di dedicarsi anche ad altri aspetti: «Le decisioni che dovrò prendere io le prenderò io e basta. Poi ci sarà un professionista dal punto di vista organizzativo. Sarebbe bello mettere una sede al Dorico e creare un museo». 
Peppe Gallozzi
Corriere Adriatico