
Da ultimo - e nemmeno tanto - ci piace ricordare che i servizi in casa RAI vengono realizzati grazie al Canone, balzello obbligatorio pagato anche da coloro che amano e soffrono per una squadra di "m..".
Le scuse richieste da Sosteniamo - e speriamo per una volta anche in una presa di posizione del silente comune dorico- sono più che giustificate. Mamma RAI ti devi vergognare, uno 0,00000001 in più di share non giustifica l'offesa gratuita alla città.
Ecco il comunicato di Sosteniamolancona inviato oggi alla RAI al Comune di Ancona e alla stampa.
L'Associazione Sosteniamo l' Ancona socia al 2% dell' Ancona1905 s.r.l. società calcistica con 112 anni di storia, chiede con la presente immediate scuse verso i tifosi e i concittadini per l'insulto gratuito trasmesso dal servizio pubblico (ricordiamo pagato anche con il canone degli Anconetani) e andato in onda ieri sera.
In riferimento al servizio andato in onda nel programma Nemo di Rai 2, dal titolo "Scommesse, il lato oscuro del calcio" di Daniele Piervincenzi, Emanuele Piano con Sirio Timossi e Andrea Tosti, centrato sulle vincite record fatte registrare a Pozzuoli e maturate con l'unica vittoria del 2017 dell' Ancona sul campo del Parma, segnaliamo al minuto 2',32"mentre venivano presentate alcune interviste ( ad abitanti di Pozzuoli ? ) tra chi aveva scommesso sulla partita Parma-Ancona e chi non aveva "creduto" alla "soffiata", l’intervistato di turno si lasciava andare alla seguente esternazione "... ci ridevo sopra perchè l' Ancona è una squadra di merda,.... ma di merda proprio".
Frase altamente offensiva, inserita e pronunciata tra sorrisi di scherno irriverenti nei confronti di una città e una tifoseria già ampiamente demoralizzata e afflitta per quanto sta subendo.
Un'insulto totalmente gratuito e che giornalisticamente non toglieva o aggiungeva nulla al servizio. Se non essere di pessimo gusto.
Ci domandiamo se si fosse trattato di un'altra città italiana, in fase di montaggio sarebbe stata lasciata la stessa frase offensiva ?
Chiediamo quindi
Immediate scuse alla città di Ancona e ai tifosi dell'unica realtà calcistica professionale cittadina, per un comportamento "leggero e inqualificabile" da parte del servizio pubblico.