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Montagnoli al suo esordio: “Stupito e felice: entrare in campo è stata un’emozione unica”

montagnoli-Davide Montagnoli, attaccante dell'Ancona 1905, classe 1997, ha fatto il suo esordio domenica 10 gennaio nella diciassettesima partita di campionato contro il Siena ed è entrato in campo all'83esimo al posto di Cazzola. Mister Cornacchini ha dato spazio ad un giovane anconetano determinato ad emergere e lui ce l'ha messa tutta per non deluderlo.
Il giovane attaccante ha risposto ad alcune domande raccontando la sua esperienza di calciatore.

Nel momento preciso in cui il mister ti ha detto di scaldarti, cosa ti è passato per la testa, quali sono state le tue sensazioni, i tuoi pensieri?

Il secondo goal è arrivato mentre si stavano scaldando Paoli e Di Dio e quindi probabilmente il mister ha pensato che non servivano centrocampisti o difensori ma bisognava inserire un altro attaccante. Ero emozionatissimo e anche un po' stupito: non pensavo di fare il mio esordio così presto tra i professionisti invece il mister mi ha buttato nella mischia e sono stato felicissimo.
Qual è il ruolo in cui ti piace giocare e che ti fa sentire più a tuo agio?
Ho sempre giocato esterno sinistro e, tranne un anno in cui il mister mi ha messo a centrocampo, mi sento molto a mio agio da prima o da seconda punta.
Parliamo di "curriculum": come sei arrivato a giocare in prima squadra?
Da sei fino a sedici anni ho giocato con il Palombina, poi con la Berretti e ora con la prima squadra.
Come ti trovi con la prima squadra?
Gli allenamenti sono più intensi rispetto a quando mi allenavo con la Berretti. Ci sono ritmi più elevati e si lavora più duro ma sono contento di questo e mi trovo molto bene in squadra, soprattutto con il mio compagno Francesco Salciccia con il quale ho giocato nella Berretti e in Rappresentativa.
La vita di un calciatore non è tutto rose e fiori ma è fatta di sacrifici. A 19 anni sei ancora molto giovane, cosa ti manca e cosa invece non rimpiangi?
Si, è vero, spesso è dura, ma faccio quello che mi piace ed è questa la cosa importante. Inoltre il tempo per stare con gli amici e per studiare lo trovo sempre dopo allenamento (Davide frequenta ragioneria all'Istituto Caggiari ndr). Per arrivare lontano serve tanto impegno, lavoro duro e concentrazione ma, soprattutto, bisogna rimanere con i piedi ben piantati a terra.
Cosa consigli alle società, agli allenatori e ai preparatori locali per aiutare i giovani a potersi esprimere nel modo migliore?
E' importante puntare sui giovani e sui settori giovanili. Mister Cornacchini ha dimostrato di credere nei giovani. L'età, per lui, conta fino a un certo punto e anche i più piccoli lavorando duro riescono a ritagliarsi il loro spazio in campo.
Cosa ne pensi della partita di sabato prossimo?
Presto affronteremo il Teramo e sarà una partita complicata. Andiamo a giocare in un campo sintentico e bisogna concentrarsi, far bene ed è essenziale portare a casa punti.
Una curiosità: chi sono i tuoi idoli?
Leo Messi è sempre stato il mio giocatore preferito, per la quinta volta ha vinto il pallone d'oro, insomna è il più forte al mondo, ma anche Cristiano Ronaldo mi piace moltissimo.
Teodora Stefanelli
Ufficio Stampa Ancona 1905